Thelotornis capensis (Smith 1849)
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Colubridae
Genere: Thelotornis
Specie: Thelotornis capensis
Serpente degli uccelli o serpente ramoscello – Bird Snake, Twig Snake o Vine Snake .
160 cm. I piccoli, appena nati sono di 25 cm.
Il serpente degli uccelli è un colubride diurno arboricolo con un profilo molto sottile e allungato, testa stretta e muso appuntito. Facilmente riconoscibile per il suo comportamento ed il suo colore. Abile arrampicatore generalmente rimane immobile sui rami non molto alti da terra. Gli occhi, con pupille orizzontali a forma di buco della serratura, danno al serpente la visione binoculare e quindi, a differenza di molti altri serpenti, di localizzare una preda anche se ferma. Colore grigio-marrone e macchie scure su tutto il corpo che lo confondono con un ramoscello. Quando è minacciato, gonfia la gola quasi come il Boomslang per evidenziare le macchie nere tra le scaglie e colpire con uno scatto fulmineo. A volte colpisce solo con il muso senza inoculare il veleno.
Il morso è altamente velenoso e potenzialmente mortale, il veleno emotossico ha un effetto molto lento e anche se i morsi sono rari non esiste antidoto. Proprio per la lentezza dei primi sintomi, anche 2-4 giorni, non bisogna pensare che il veleno non abbia effetto e occorre subito considerare un emergenza medica e provvedere a diverse trasfusioni fino a quando la tossicità presente nel sangue svanisce. Non risultano casi noti di morte da Thelotornis ad eccezione di un noto erpetologo tedesco, Robert Mertens, professore dell’Università di Francoforte che morì avvelenato mentre stava nutrendo in casa il suo Thelotornis capensis.
Dieta a base di lucertole, rane e camaleonti che cattura mimetizzandosi come un ramoscello e con una attacco fulmineo.
Riproduzione ovipara con 4-13 uova di circa 3 cm. (Spawls et al. 2002).
L’iride nel T. capensis e T. kirtlandii è gialla e presumibilmente quindi anche nel T. usambaricus. Le sottospecie di T. capensis, T. c. mossambicanus a volte sono considerate specie distinte.
Nalla foto un Thelotornis capensis che cambia muta o ecdisi. Generalmente i serpenti cambiano la propria muta a intervalli regolari “impigliando” volontariamente la vecchia pelle sull’estremità di un ramoscello o di una roccia. Se la muta avviene in più riprese o il serpente rimane con dei brandelli di vecchia muta addosso che possono creare infezioni, significa che il rettile ha problemi di salute e prende il nome di disecdisi (dal greco disecdysis).
© Stefano Pesarelli (foto scattata a Mulanje (MALAWI) Central Africa)