Colori in volo.

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Colori in volo

I segreti nascosti dietro i brillanti colori delle piume che svolazzano sopra le nostre teste.

Si possono spendere fiumi di parole nel raccontare la bellezza, la provenienza o il comportamento degli uccelli, ma il mondo dei volatili è altrettanto stupefacente in termini di caratteristiche e piccole curiosità sconosciute ai più, ma che una volta svelate stimolano la voglia di saperne di più, di scovare con il binocolo un altro uccello, di fare collegamenti con gli avvistamenti precedenti e, perché no, con le esperienze vissute insieme a questi splendidi animali. Allora vengono fuori le domande e sono le domande singolari che rendono curioso e stimolante l’argomento. Una domanda che mi sono sempre posto è perché il mondo dei volatili è così colorato, così pieno di armonie di colori, di abbinamenti, di sfumature, di tinte intense? Innanzitutto il colore delle piume ha la funzione di mimetizzare l’uccello nell’ambiente in cui vola, ma anche un ruolo importante nel dimorfismo sessuale con il maschio che assume generalmente colori più sgargianti e iridescenti, sia come ornamento, sia per attrarre la femmina. La colorazione delle piume degli uccelli è data, a parte rare eccezioni, da una combinazione biochimica di due gruppi di pigmenti (carotenoidi e melanina) e dal fenomeno fisico della riflessione della luce sulla cheratina, la proteina che è il principale costituente delle piume…© Stefano Pesarelli [leggi tutto l’articolo  su 34parallelo]

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Diario degli avvistamenti: 4 Falchi amurensis rientrano in Siberia a nidificare.

4 Falco amurensis rientrano in Siberia a nidificare

4 Falco amurensis rientrano in Siberia a nidificare

Diario degli avvistamenti: Mulanje, MALAWI (Central Africa)

Sorprendere 4 Falchi dell’Amur (Falco amurensis) intenti a cacciare termiti sulla rotta di rientro in Siberia dopo aver svernato quaggiù, è stato uno dei momenti più interessanti della giornata.

Arrivederci al prossimo anno!

www.birdlife.org

Diario degli avvistamenti: African emerald Cuckoo

African emerald CuckooDiario degli avvistamenti: Mulanje, MALAWI (Central Africa)

African emerald Cuckoo (Chrysococcyx cupreus) Cuculo smeraldino africano. 18-20 cm – 33-41 gr

Stamattina, sul più alto di tutti gli alberi della foresta, nella “base” di Africawildtruck, il canto del Cuculo smeraldino africano ci ha accompagnato per tutta la mattinata. Inserito nella lista rossa degli animali in via di estinzione, IUCN Red List appartiene all’ordine dei Cuculiformes.

Forse non tutti sanno che la maggioranza dei cuculi, a differenza di quasi tutti gli altri uccelli che costruiscono con amore e con fatica dei nidi ben strutturati ed accoglienti per deporvi le uova e allevarvi i propri piccoli, depongono le loro uova nei nidi di altri uccelli.

Con grande furbizia, per giorni interi spiano il nido della vittima e quando l’ignaro ospite abbandona brevemente la casa, la femmina del cuculo riesce in soli 5 secondi a buttare fuori un uovo e sostituirlo con uno dei suoi molto simile a quello sostituito per dimensione, forma e grandezza. Questo fenomeno si definisce parassitismo di cova.

Il Cuculo smeraldino africano può “ingannare” circa 44 specie differenti di uccelli. Il canto è davvero particolare e le sue note echeggiano in tutta la foresta. @ Stefano Pesarelli (foto tratta da Sasol Birds of Southern Africa: l’app per ornitologi)

CANTO del CUCULO SMERALDINO AFRICANO

Sasol Birds of Southern Africa: l’app per ornitologi.

eBirds SasolSasol Birds of Southern Africa: l’app per ornitologi. 

In safari, dopo il prezioso binocolo, ho sempre con me la guida illustrata degli uccelli con raffigurate tutte le specie, le caratteristiche, i periodi di riproduzione, le mappe di distribuzione e lo status di residente o migrante. Scritto da  autorità di tutto rispetto, questa guida è preziosa per tutti gli ornitologi e gli appassionati di birdwatching. Uso abitualmente “Birds of Africa South of the Sahara: a comprensive Illustrated Field Guide” di Ian Sinclair e Peter Ryan.

Ian Sinclair è riconosciuto come uno degli ornitologi d’Africa più importanti con numerose spedizioni di ricerca e oltre 20 pubblicazioni ornitologiche. Peter Ryan è professore presso la prestigiosa Percy Fitz Patrick Institute of African Ornitology, University of Cape Town.

Negli ultimi due anni la casa editrice Sasol ha sviluppato anche l’applicazione per “mobile” con l’aggiunta di numerosi richiami e devo dire che non posso più farne a meno. Non solo mi aiuta a crearmi una mia check list degli uccelli identificati, con data, luogo e note, ma ho la possibilità di  riconoscere con esattezza il canto delle diverse specie. L’applicazione identifica 950 diversi uccelli con i richiami di 630 specie di uccelli.

www.sasolbirds.co.za

 

Anastomus lamelligerus lamelligerus

openbill

Anastomus lamelligerus lamelligerus

Famiglia: Ciconiidae

Genere: Anastomus

Specie: Anastomus lamelligerus lamelligerus

Nome comune: Cicogna beccoaperto o Anastomo – Open-bill stork

Status: rischio minimo – 81-94 cm

Questo uccello dell’ordine dei CICONIIFORMES (Ordine di uccelli trampolieri con becchi molto robusti e lunghi, zampe affusolate, lunghe e code relativamente brevi. Abitano le zone lacustre, i laghi, gli acquitrini e la dieta principale è a base di piccoli rettili, insetti, anfibi e molluschi. Gregari, nidificano sugli alberi e si spostano in stormi giganteschi. In Africa sono presenti 8 specie differenti) è presente in tutto il continente africano ad eccezione della fascia meridionale e orientale che comprende una parte del Sudafrica, della Namibia e dello Zimbabwe. Vive in zone paludose, stagni e rive di laghi. Deve il suo nome dalla particolare conformazione del becco, adatto a estrarre la carne di lumache e bivalvi (Coelatura massambicensis) a volte senza nemmeno rompere il guscio. Si aggira nelle paludi sondando il fango con il becco, una volta individuata la preda, con il becco recide il muscolo che collega la lumaca al guscio anche scuotendo vigorosamente la testa. Altre volte raccoglie fino a 50 o 60 bivalvi e li distribuisce sulla spiaggia, lasciando al sole il compito di aprirli per poi tornare e cibarsene.

Piumaggio marrone-bluastro, zampe scure e becco grigio-giallo scuro.

Gregario e monogamo è facile osservare intere colonie, anche di 170 coppie, che volteggiano in cielo alla ricerca di nuovi spazi d’acqua. Nidifica in prossimità di acquitrini sui rami più alti degli alberi occupando vecchi nidi già utilizzati. La femmina depone fino a 6 uova in un nido costruito da entrambi i partner con erba, radici e piante acquatiche come Echinochloa, Phragmites e Polygonum senegalense. L’incubazione è di 21-30 giorni e i pulcini vengono alimentati fino al 42° giorno di vita. Lasciano il nido a circa 50-55 giorni di età.

Esiste una sottospecie endemica del Madagascar di cicogna becco aperto, classificata come Anastomus lamelligerus madascariensis.  © Stefano Pesarelli