Sasol Birds of Southern Africa: l’app per ornitologi.

eBirds SasolSasol Birds of Southern Africa: l’app per ornitologi. 

In safari, dopo il prezioso binocolo, ho sempre con me la guida illustrata degli uccelli con raffigurate tutte le specie, le caratteristiche, i periodi di riproduzione, le mappe di distribuzione e lo status di residente o migrante. Scritto da  autorità di tutto rispetto, questa guida è preziosa per tutti gli ornitologi e gli appassionati di birdwatching. Uso abitualmente “Birds of Africa South of the Sahara: a comprensive Illustrated Field Guide” di Ian Sinclair e Peter Ryan.

Ian Sinclair è riconosciuto come uno degli ornitologi d’Africa più importanti con numerose spedizioni di ricerca e oltre 20 pubblicazioni ornitologiche. Peter Ryan è professore presso la prestigiosa Percy Fitz Patrick Institute of African Ornitology, University of Cape Town.

Negli ultimi due anni la casa editrice Sasol ha sviluppato anche l’applicazione per “mobile” con l’aggiunta di numerosi richiami e devo dire che non posso più farne a meno. Non solo mi aiuta a crearmi una mia check list degli uccelli identificati, con data, luogo e note, ma ho la possibilità di  riconoscere con esattezza il canto delle diverse specie. L’applicazione identifica 950 diversi uccelli con i richiami di 630 specie di uccelli.

www.sasolbirds.co.za

 

Anastomus lamelligerus lamelligerus

openbill

Anastomus lamelligerus lamelligerus

Famiglia: Ciconiidae

Genere: Anastomus

Specie: Anastomus lamelligerus lamelligerus

Nome comune: Cicogna beccoaperto o Anastomo – Open-bill stork

Status: rischio minimo – 81-94 cm

Questo uccello dell’ordine dei CICONIIFORMES (Ordine di uccelli trampolieri con becchi molto robusti e lunghi, zampe affusolate, lunghe e code relativamente brevi. Abitano le zone lacustre, i laghi, gli acquitrini e la dieta principale è a base di piccoli rettili, insetti, anfibi e molluschi. Gregari, nidificano sugli alberi e si spostano in stormi giganteschi. In Africa sono presenti 8 specie differenti) è presente in tutto il continente africano ad eccezione della fascia meridionale e orientale che comprende una parte del Sudafrica, della Namibia e dello Zimbabwe. Vive in zone paludose, stagni e rive di laghi. Deve il suo nome dalla particolare conformazione del becco, adatto a estrarre la carne di lumache e bivalvi (Coelatura massambicensis) a volte senza nemmeno rompere il guscio. Si aggira nelle paludi sondando il fango con il becco, una volta individuata la preda, con il becco recide il muscolo che collega la lumaca al guscio anche scuotendo vigorosamente la testa. Altre volte raccoglie fino a 50 o 60 bivalvi e li distribuisce sulla spiaggia, lasciando al sole il compito di aprirli per poi tornare e cibarsene.

Piumaggio marrone-bluastro, zampe scure e becco grigio-giallo scuro.

Gregario e monogamo è facile osservare intere colonie, anche di 170 coppie, che volteggiano in cielo alla ricerca di nuovi spazi d’acqua. Nidifica in prossimità di acquitrini sui rami più alti degli alberi occupando vecchi nidi già utilizzati. La femmina depone fino a 6 uova in un nido costruito da entrambi i partner con erba, radici e piante acquatiche come Echinochloa, Phragmites e Polygonum senegalense. L’incubazione è di 21-30 giorni e i pulcini vengono alimentati fino al 42° giorno di vita. Lasciano il nido a circa 50-55 giorni di età.

Esiste una sottospecie endemica del Madagascar di cicogna becco aperto, classificata come Anastomus lamelligerus madascariensis.  © Stefano Pesarelli

Uccelli: penne e piume, la struttura.

STRUTTURA. Le penne e le piume, caratteristica esclusiva degli uccelli, sono l’evoluzione delle squame presenti nei rettili. Le piume che costituiscono il principale rivestimento dell’animale forniscono un’isolamento termico e impermeabile dalle condizioni atmosferiche trattenendo l’aria a contatto con l’epidermide e creando uno strato isolante riscaldato dal calore del corpo. Le penne che invece ricoprono le piume provvedono al sostegno e al controllo del volo con compiti differenti tra remiganti, che hanno la funzione di fendere l’aria, timoniere lunghe e robuste presenti sulla coda e copritrici che hanno funzioni protettrici sia del corpo che dell’ala.

La penna è composta da una parte centrale, rachide, al quale sono agganciate due opposte file di barba che formano il vessillo. Sulle barbe si innestano le barbule che agganciandosi tra loro provvedono a formare un intreccio sottile e flessibile garantendo la resistenza della penna . La parte terminale innestata al corpo dell’animale si definisce calamo, un cilindro cavo e trasparente che si infila nella cute.  Alla base del calamo si innestano le filopiume, piccole piume che, con le loro terminazioni nervose, assistono l’uccello a rilevare e trasmettere la corretta posizione delle penne e a controllare l’isolamento termico del corpo.

Il numero di penne varia ovviamente in base alla dimensione dell’animale, se ne possono contare più di 3.000 in un passero e all’incirca 25.000 in un cigno.  © Stefano Pesarelli

Agapornis personatus (Reichenow, 1887)

Inseparabile Mascherato

Classe: Aves
Ordine: Passeriformes
Famiglia: Psittacidae
Genere: Agapornis
Specie: Agapornis personatus

Eng.: Yellow-collared Lovebird. E’ un uccello endemico degli altopiani della Tanzania con rari esemplari che vivono anche nel sud del Kenya e sulla costa orientale dove però è stato introdotto. Dalla colorazione verde con gola e petto gialli, testa e faccia bruno nere, questo piccolo pappagallo dalla coda corta si muove solitamente in piccoli stormi. Si nutre di semi, ma anche di bacche e foglie. Il suo volo è veloce e diritto. Nidifi ca in colo nie larghe, ma gli uccelli di una coppia formano uno stretto legame e si posano molto vicini per ripulirsi l’un l’altro; maschio e femmina sono identici. Se durante l’avvistamento notate esemplari con una maschera facciale meno marcata, sappiate che questa specie riesce ad ibridizzare con un altro inseparabile: l’inseparabile di Fischer, Agapornis fischeri. Questo uccello è pressochè identico salvo la colorazione della maschera facciale che è mar rone chiara con un lieve dimorfi smo tra maschio e femmina. Quando ibridizza con l’inseparabile mascherato, la parte superiore della testa si colora di marrone scuro. Tratto da Tanzania “Dal Kilimanjaro a Zanzibar, dove l’Africa incontra l’oriente” ed. Polaris

Zambia: la civetta pescatrice di Pel (Scotopelia peli)

Pel’s fishing owl
Classe: Aves
Ordine: Strigiformes
Famiglia: Strigidae
Genere: Scotopelia
Specie: Scotopelia peli

Osservare questo Strigiformes mentre prepara la caccia ad una rana appena dopo il tramonto è quanto di più entusiasmante si possa osservare in un safari notturno. Come la maggior parte degli strigiformi, anche la civetta di Pel diviene attiva al calare della notte. Si alza in volo dal suo nascondiglio tra le fronde degli alberi, vola radente uno specchio d’acqua, individua la preda e l’attacca con i suoi grandi artigli, itornando tra gli alberi per consumare il pasto. Vista la sua enorme dimensione, che può arrivare anche a 61 centimetri, questa civetta si nutre di pesci, rane e piccoli coccodrilli. Senza un evidente dimorfi smo sessuale, la colorazione del piumaggio assume un colore marrone sul dorso ed un marroncino lievemente più chiaro sul petto. Le penne timoniere sono molto lunghe; il disco facciale più piccolo in  proporzione della taglia e artigli molto grandi adatti alla pesca e alle prede viscide.
Il periodo riproduttivo dipende dalla regione in cui vive, ma generalmente va da aprile a giugno. Il nido è una cavità degli alberi dove la femmina depone le uova e il piccolo viene allevato da entrambi i sessi per oltre 6 mesi. La civetta pescatrice di Pel è diffusa in tutta l’Africa sub-sahariana e anche se non si conosce con esattezza l’esatto numero, la deforestazione, l’inquinamento dei fiumi e il degrado dei terreni boscosi in riva ai fiumi potrebbero inserirla tra le specie davvero a rischio.   © stefano pesarelli  IUCN Red List.